Il Codice UFI rappresenta un nuovo elemento che sarà richiesto sulle etichette di alcuni prodotti a partire dal 2021: un codice di 16 caratteri denominato appunto Unique Formula Identifier, UFI.
Entro il 2025, l’UFI sarà obbligatorio sull’etichetta di tutti i prodotti classificati come pericolosi che presentano rischi per la salute o un pericolo per l’incolumità della persona. (Fonte: Echa - European Chemicals Agency)
Che cosa è il Codice UFI?
L’identificatore unico di formula, noto con l’acronimo UFI, è un codice che sarà obbligatorio indicare sull’etichetta dei prodotti che contengono una miscela pericolosa.
Oltre all’UFI, è necessario fornire a uso dei centri antiveleni anche altre informazioni sulla miscela e sui prodotti associati, quali composizione, nome commerciale, colore, imballaggio, categoria dei prodotti e informazioni tossicologiche.
Il Codice UFI interesserà tutte le aziende che trattano prodotti contenenti una miscela pericolosa, come ad esempio nel settore dell’Home Care, dove vengono utilizzati ingredienti specifici, e di conseguenza dovrà essere esposto questo nuovo identificativo.
Come verrà utilizzato il Codice UFI?
L’UFI e le altre informazioni fornite saranno utilizzati principalmente dai centri antiveleni in caso di chiamata di emergenza.
Per esempio, l’UFI può essere letto direttamente dall’etichetta di un prodotto all’operatore
di un centro antiveleni, oltre al nome commerciale, per identificare con precisione il prodotto interessato dall’incidente.
Cosa serve per creare il Codice UFI?
Per creare un UFI per una miscela, è necessario il numero di partita IVA dell’azienda (o il «Company Key», chiave aziendale, in casi specifici) e un numero di formulazione
specifico per la miscela.
Inserendo questi due numeri nello strumento online generatore di UFI dell’ECHA verrà fornito il codice UFI. Il numero di partita IVA è un elemento chiave per garantire che l’UFI sia unico, in modo che non si verifichino sovrapposizioni tra UFI generati da aziende diverse.
È essenziale non riutilizzare lo stesso numero di formulazione usando lo stesso numero di partita IVA quando le miscele hanno composizioni diverse.
Quali sono le Regole per un Codice UFI sull'Etichetta?
L’acronimo «UFI» deve figurare in lettere maiuscole ed essere seguito da due punti e un codice alfanumerico di 16 caratteri.
Il codice è diviso in quattro blocchi, ciascuno separato da un trattino.
Ad esempio: UFI: E1TV-R19H-J09M-WPT5
Sebbene non siano stati fissati requisiti specifici, ad esempio per il tipo o la dimensione dei caratteri, l’UFI deve essere chiaramente visibile e leggibile sull’etichetta del
prodotto.
A causa delle diverse dimensioni delle etichette e di altre indicazioni in materia di etichettatura che devono figurare nello stesso spazio, l’UFI deve essere posizionato
in modo da essere facilmente localizzabile (ad esempio vicino al codice a barre o ai pittogrammi di pericolo).
In sostanza, è necessario determinare come rendere visibile l’UFI sul prodotto nel modo più efficace per facilitare la sua comunicazione ai centri antiveleni. (Fonte: Echa - European Chemicals Agency)
Codice UFI: entro quando dovrebbe essere sull'etichetta?
Per le miscele non ancora presenti sul mercato, si applicherà l’obbligo di presentare informazioni armonizzate e di apporre l’UFI sull’etichetta dal:
• 1° gennaio 2021 (uso professionale o al consumo)
• 1° gennaio 2024 (uso industriale)
Chi dispone di miscele già notificate a livello nazionale secondo le norme vigenti nello Stato membro in questione, può beneficiare di un periodo transitorio che giunge al termine il 1° gennaio 2025. (Fonte: Echa - European Chemicals Agency)
Se sei curioso e vuoi approfondire la tematica del Codice UFI, commenta qui sotto o scrivici una mail.
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