Una efficace etichetta liquore è un elemento essenziale per mettere in vendita i tuoi prodotti. È il biglietto da visita che li contraddistingue da tutti gli altri, oltre a rappresentare un elemento obbligatorio secondo le vigenti norme di legge.
Soprattutto, non puoi farne a meno perché nobilita, esalta e valorizza le caratteristiche peculiari e maggiormente rappresentative del tuo prodotto, rendendolo unico nel mercato del suo genere.
Prima di passare alla trattazione dei requisiti fondamentali e performanti delle etichette, iniziamo con una breve descrizione della normativa in merito.
Accenni della attuale normativa vigente sulle etichette per liquori
Il nuovo regolamento che stabilisce cosa deve essere indicato nelle etichette sulle bottiglie dei liquori può essere riassunto nei seguenti punti:
Deve indicare la percentuale di zuccheri e/o dolcificanti contenuti nella bevanda;
Si deve poter leggere la lista degli ingredienti in ordine decrescente di quantità per volume di alcol puro;
Può essere indicata come bevanda alcolica e, quindi, con la definizione di "alcol forte", se con gradazione minima del 15% di volume;
Gli ingredienti di rum, vodka, gin, amaro, devono essere indicati secondo lo standard di nomenclatura previsto nel regolamento; in difetto di ciò, il prodotto deve essere indicato solo come "bevanda spiritosa";
Non denominare la bevanda alcolica con parole enfatiche e fantasiose a scopo pubblicitario.
Aspetti di marketing per il packaging del liquore
Il packaging di una bottiglia di liquore è lo strumento che maggiormente garantisce il lancio necessario del brand e la sua persistenza fra i prodotti più gettonati sul mercato.
L'imballaggio di una bottiglia di vetro consta di diverse fasi ed ha la finalità di creare un'immagine che catturi l'attenzione della gente, sia se posizionata sullo scaffale del negozio che dietro il bancone.
Continua a leggere per scoprire i punti più importanti di un packaging design funzionale!
La forma della bottiglia
I distillati devono essere contenuti in bottiglie di elevata qualità, la cui scelta può essere basata su forme vintage o forme innovative finalizzate a un maggiore impatto sul mercato fra tutti gli altri prodotti.
Tra i vari modelli di bottiglie si possono citare quelle dalla forma classica, come pure quelli per distillato Bordolese, Whisky, distillato Spirit VDN, distillati Platin, in ceramica per liquori o gin, etc.
Il logo del brand
Le lettere del logo devono spiccare bene sulla bottiglia ed essere ben leggibili. Le possibilità per creare bottiglie con stampe speciali sono molteplici.
Il design sulla bottiglia
Anche una stampa serigrafica o digitale sul vetro può diventare un segno di distinzione di tutto rispetto.
Per mezzo della serigrafia su vetro è possibile imprimere fino a 6 colori, con la lucentezza delle sfumature dorate o patinate.
La stampa digitale, invece, consente di stampare immagini anche in rilievo, per offrire un'esperienza sensoriale oltre che visiva.
Il tappo
Anche il sistema di chiusura aiuta ad esprimere la qualità del prodotto: è il punto su cui si concentra la maggior parte dell'attenzione in quanto è il dettaglio che è necessario armeggiare ogni volta che si apre la bottiglia.
Il neck branding
Il collo della bottiglia è un posto di eccezione per aggiungere messaggi particolari e per non caricare troppo il lato anteriore della bottiglia.
In base alla forma delle bottiglie, la marcatura del collo può anche essere stampata direttamente sul vetro.
Il simbolo
Il simbolo grafico serve, oltre che a conferire un ulteriore tratto distintivo ed esclusivo al marchio, a raccontare la sua storia. Oltretutto, è anche finalizzato a rendere indelebile il ricordo del brand nella memoria di chi lo osserva. Addirittura, molte volte, la forma della bottiglia viene creata in maniera tale da contenere e inglobare il simbolo grafico e formare un tutt'uno con esso.
Il prodotto contenuto
Sia che si tratti di vermouth, whisky, o vodka, il contenuto deve essere evidente in modo inequivocabile sulla bottiglia, per facilitarne la ricerca da parte del consumatore.
L'importante, però, è che tale evidenza non sovrasti i riferimenti circa la marca o la storia del prodotto.
I materiali dell'etichetta
L'elemento chiave per selezionare la scelta dei colori consiste nella creazione del contrasto, con il quale è possibile mettere in risalto i particolari essenziali dell'etichetta. Ciò serve a fare in modo che i consumatori possano concentrarsi maggiormente su dettagli, come il nome del marchio, il tipo di liquore e l'origine.
In base alla scelta della carta è possibile creare tre gruppi di colori. Questi includono la carta patinata, quella non patinata e un’altra che contenga entrambi i rivestimenti. Con la guida Pantone Coated Colour Book è possibile scegliere carte patinate dai colori molto vividi e raffinati.
Attraverso la carta metallizzata si possono ottenere dei colori estremamente brillanti, garantiti dal supporto metallico di cui è dotata.
Tale tipo di carta, che si ottiene con la sovrapposizione di qualsiasi colore su base argentata, permette di ottenere particolari effetti cromatici giocando con la grafica e i materiali. La metallizzata, oltretutto, assicura resistenza e indeformabilità dell'etichetta, anche se entra in contatto con l'umidità del freezer.
La carta naturale è l'opzione giusta per una scelta rivolta verso l'ecosostenibilità. In tal caso, è consigliabile lasciare la carta nel suo colore originale, tranne imprimervi qualche stampa color crema o beige, per non annullare il suo caratteristico effetto naturale.
Focus: materiali eco-sostenibili per etichette
Le etichette che soddisfano i criteri aziendali di eco-sostenibilità sono prodotte con materiali privi di materia organica, quindi create con materiale vegetale al 100%.
Ai fini della sostenibilità ambientale, i materiali provengono da carta riciclata al fine di ridurre al minimo lo spreco di acqua e alberi da abbattere.
Gli inchiostri a base acquosa e provenienti da risorse rinnovabili apportano un profilo ecologico molto apprezzabile in quanto sono inodori, non inquinano, soddisfano elevati standard di presentazione e i criteri di conformità finalizzati al minor impatto ambientale.
Passando ai collanti naturali, essi possono essere di origine vegetale o animale.
I primi sono a base di cellulosa o di amido. Si utilizzano in soluzione acquosa e sono molto utilizzate anche per incollare carte da parati, sacchetti di carta, etc.
Le colle di origine animale, invece, si ricavano da tessuti connettivi di scarto di parti di animali, come ossa, tendini, pelle, etc.
Per l'etichettatura di bottiglie, in particolare, si può utilizzare colla a base di caseina poiché aderisce perfettamente al vetro e si rimuove con facilità durante l'operazione di lavaggio. Quest'ultima caratteristica, però, rappresenta anche il suo punto debole in quanto non le conferisce resistenza all'umidità.
Le colle speciali sono quindi consigliabili per ottenere una resistenza prolungata all'umidità, dovuta per esempio alla conservazione delle bottiglie in frigoriferi, freezer o cestelli del ghiaccio.
Come scegliere il fornitore giusto per la stampa delle etichette liquori?
Nel commissionare la produzione delle etichette, è bene rivolgersi ad un fornitore la cui mission sia improntata soprattutto alla eco-sostenibilità delle etichette.
Tale obiettivo può essere raggiunto solo con l'impiego di materiali green e compostabili, i quali rappresentano l'emblema del rispetto per l'ambiente e della salvaguardia del futuro del pianeta.
Un valido fornitore produce etichette autoadesive versatili, con tecnologie di stampa all'avanguardia, tirature flessibili e formati facilmente applicabili nei più svariati settori.
Inoltre, deve saper offrire un supporto tecnico sincero, volto sempre all' interesse del cliente nel lungo periodo, per assicurare una fornitura puntuale e sempre conforme agli ordini ricevuti.
Alkam è un etichettificio industriale con 30 anni di esperienza multisettoriale in stampa digitale, off-set, flexo e serigrafica. Se desideri testare la nostra qualità di stampa, richiedi il kit campioni gratuito!
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